Come Realizzare un Progetto di Storage di Successo – Energy Storage System (ESS)
In questa intervista, FREQCON condivide la sua visione su come realizzare un progetto di Energy Storage System (ESS) di successo. Con un mercato in costante evoluzione e clienti sempre più informati e esigenti, la flessibilità è diventata la caratteristica chiave per un ESS. FREQCON spiega come un ESS moderno debba essere facilmente adattabile, sia dal punto di vista hardware che software, per rispondere alle mutevoli esigenze del mercato e garantire la massima efficienza e durata nel tempo. Verranno trattati aspetti cruciali come la versatilità del PCS, l’espandibilità delle batterie e l’importanza di soluzioni containerizzate plug-and-play.
Intervista
Come Realizzare un Progetto di Storage di Successo (Secondo FREQCON)
L’obiettivo? Semplice: vogliamo che il nostro progetto sia super flessibile, in grado di adattarsi a diverse applicazioni, versatile, facilmente trasportabile, estendibile, duraturo e, ovviamente, conveniente!
I nostri clienti, ormai, hanno una vera e propria passione per la flessibilità, e questa è diventata la parola d’ordine per chiunque sviluppi un nuovo progetto di Energy Storage System (ESS). E devo dire che è una richiesta del tutto legittima e realizzabile. Negli ultimi anni, il mercato è cambiato radicalmente. Oggi, i clienti sono molto più informati dei produttori di attrezzature e hanno una visione ben chiara di come utilizzare al meglio il loro ESS, con un occhio sempre puntato sulla sicurezza dell’investimento.
Questa è la decade dell’energy storage.
Ogni pochi mesi, emerge una nuova tecnologia di storage con il potenziale per dominare l’intero mercato degli ESS. Da un lato, queste novità sono ottime per la ricerca e lo sviluppo (R&D), ma dall’altro, fanno venire il mal di testa a chi ha già avviato un progetto ESS.
Un tipico progetto ESS è progettato per durare dai 10 ai 15 anni. Tuttavia, i servizi che dovrebbe offrire sono redditizi solo per pochi mesi o, nella migliore delle ipotesi, per due o tre anni. Dopo questo periodo, o il mercato si satura e i guadagni calano drasticamente, o le autorità introducono nuovi servizi di rete con tempi di ritorno più promettenti! Inoltre, c’è anche la possibilità che nei prossimi anni tecnologie come le batterie a flusso e la produzione di idrogeno diventino più convenienti e offrano un’opportunità di business migliore.
Per tutti questi motivi, ha senso che un ESS sia il più flessibile possibile, almeno per quanto riguarda il PCS (Power Conversion System) e l’EMS (Energy Management System).
Ma cosa significa davvero flessibilità per un ESS?
Un ESS deve essere altamente adattabile dal punto di vista del software e deve avere le migliori specifiche hardware. Ad esempio, il software PCS deve essere in grado di gestire il maggior numero possibile di applicazioni di Classe A, B e C, con un EMS all’avanguardia e flessibile. Allo stesso tempo, l’hardware deve permettere l’aggiunta o la sostituzione di batterie provenienti da diversi produttori e con diverse chimiche senza problemi. Questo si può ottenere facilmente usando tecnologie di inverter ibridi multi-sorgente con opzioni di estensione DC-DC.
Il PCS dovrebbe avere un’ampia gamma di tensioni DC, adatta sia per integrazioni a bassa che ad alta tensione.
Un altro aspetto fondamentale è la facilità di trasporto. Soluzioni containerizzate Plug-and-Play a media tensione, con un design HVAC flessibile per climi caldi e freddi, sono ideali.
Durante la fase di pianificazione del progetto, bisogna considerare tutte le possibilità di estensione della capacità delle batterie, ossia valutare quanta capacità di storage aggiuntiva potrebbe essere integrata, se necessario, tra qualche anno.
E nel caso in cui ci siano problemi di garanzia, il design dell’ESS dovrebbe essere abbastanza flessibile da permettere l’aggiunta di hardware extra a costi minimi, come l’aggiunta di nuove stringhe di batterie senza interferire con il sistema già installato.
Infine, è importante prevedere lo spazio per implementare tutte le possibili topologie di sicurezza antincendio e le relative attrezzature in futuro, oltre a considerare la possibilità di integrare elettrolizzatori a idrogeno e infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
I progetti ESS di questo decennio sono come un coltellino svizzero per la rete elettrica. Più funzioni possono svolgere mantenendo lo stesso ingombro e costo, meglio è. Saranno più versatili e di successo!
Un Futuro Sostenibile Grazie a Tecnologie Avanzate
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