No, la famiglia di batterie agli ioni di litio (conosciute anche come batterie al litio, Li-Ion) di tipo ricaricabile, comunemente utilizzate per l’elettronica portatile, per i veicoli elettrici, in applicazioni industriali, militari e aerospaziali. Sono composte oltre al litio da diversi elementi chimici quali: Nichel, Manganese, Cobalto ossido di Nichel, Cobalto, Alluminino, Ferro, Fosfato ecc.
Attualmente le più utilizzate per impieghi industriali stazionari di accumulo sono:
- Litio NMC – Litio – Nichel – Manganese – Cobalto (LiNiMnCoO2)
- Litio NCA – Litio – ossido di Nichel – Cobalto – Alluminino (LiNiCoAIO2)
- Litio LFP Litio- Ferro – Fosfato (LiFePO4)
Bisogna tenere presente che la scelta dei materiali con cui sono realizzate le celle, oltre a determinarne le caratteristiche prestazionali, ne condizionano anche il livello di sicurezza.
Le batterie LFP sono quelle che offrono il più alto livello di sicurezza, grazie alla struttura dei materiali e alla minore resistenza interna, che le rendono più refrattarie ai fenomeni di surriscaldamento che possono sfociare nella fuga termica (thermal runaway).