R-UPS
composto dal modulo di potenza (unità cinetica e macchina sincrona) e dai quadri elettrici asserviti al sistema. Nella versione “stand alone” l’autonomia è variabile tra 12 e 18 s in base al modello.
La famiglia dei gruppi rotanti di continuità è suddivisa, secondo la terminologia più in uso, in:
composto dal modulo di potenza (unità cinetica e macchina sincrona) e dai quadri elettrici asserviti al sistema. Nella versione “stand alone” l’autonomia è variabile tra 12 e 18 s in base al modello.
composto da un “R-UPS” accoppiato in asse meccanicamente a un motore diesel (che permette un’autonomia praticamente illimitata).
composto da un “R-UPS” accoppiato elettricamente a un gruppo elettrogeno (che permette un’autonomia praticamente illimitata).
L’energia elettrica è utilizzata in tutti i processi, dall’industria ai servizi e influenza fortemente la qualità dei prodotti, la sicurezza delle persone, dei dati, dei beni e in generale il costo dell’intero processo.
Il livello qualitativo richiesto dipende dal tipo di impiego, ma difficilmente le sue caratteristiche al punto di ricevimento sono tali da poter soddisfare le esigenze dei moderni processi.
Le applicazioni tipiche sono ospedali, data center, centrali di telecomunicazioni e trasmissioni radiotelevisive, aeroporti, stazioni radar, industrie tessili, chimiche e petrolifere, dei semiconduttori, trafori stradali, agenzie governative e, in generale, tutti i siti nei quali l’interruzione improvvisa della alimentazione elettrica comporti tempi di ripartenza lunghi, distruzione di materia prima di alto valore e/o situazioni di pericolo.
I gruppi rotanti di continuità rendono l’impianto elettrico in cui sono installati indipendente dagli eventi esterni, garantendo non solo continuità assoluta dell’alimentazione, ma anche autonomia sufficiente (nelle versioni con motore Diesel) a far fronte a eventi di lunga o lunghissima durata quali blackout e guasti a linee o stazioni elettriche).
I gruppi rotanti di continuità integrano una serie di soluzioni in grado di far fronte a tutte le non conformità dell’energia elettrica della rete, riconducendo la tensione alle condizioni di idealità in termini di forma d’onda e sono la soluzione ideale per tutti i processi produttivi che richiedono una alimentazione di energia elettrica in continuità assoluta, di elevata qualità e di considerevole potenza.
Corto cortocircuito a valle: sostengono elevate correnti di corto circuito (fino a 16 In).
L’andamento delle correnti di cc in funzionamento rete e in quello con motore diesel sono simili e permettono quindi di utilizzare un unico criterio di selettività delle protezioni.
Cortocircuito a monte: rimangono in funzione, con un transitorio di tensione a valle della macchina entro i livelli di tolleranza previsti dalla curva ITIC (CBEMA) con una componente di guasto limitata (≤ 2 In).
La struttura meccanica ad asse orizzontale del modulo di potenza dei gruppi rotanti di continuità favorisce una elevata resistenza alle sollecitazioni sismiche. Tale resistenza, dove necessario, può essere ulteriormente aumentata tramite l’utilizzo di supporti specifici.
I gruppi rotanti di continuità sono definiti dalla Norma ISO 8528-11 (IEC:2004-E), che prescrive l’alimentazione del carico esclusivamente mediante sistemi elettromeccanici, escludendo da questa categoria i gruppi che alimentano il carico mediante convertitori statici, che sono definiti da altre Norme.
Sono una sorgente idonea per l’alimentazione di riserva e di sicurezza conforme alla norma CEI 64/8, sezione 710, articolo 710.562.2.1, e sono riconosciuti, secondo ISO 8528-12- 6.1, come “alimentazione di sicurezza no break”, con un tempo di commutazione 0-classe 1 (IEC 364-5-56).
I gruppi rotanti di continuità costituiscono una sorgente specificamente idonea per l’alimentazione di riserva e di sicurezza, secondo quanto previsto dalla norma CEI 64/8, sezione 710, articolo 710.562.2.1, senza bisogno di ulteriori apparecchiature.
Sono riconosciuti, secondo ISO 8528-12- 6.1, come “alimentazione di sicurezza no break”:
La Power Quality e l’alimentazione dei carichi critici – AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE